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ENERGIA BENE COMUNE

LA TRANSIZIONE ENERGETICA È UN OBBLIGO E NON UNA SCELTA

I climatologi avvertono che gli eventi estremi dovuti ai cambiamenti climatici raddoppiano ogni 5 anni e in Europa stanno passando dai 45 eventi estremi medi all’anno degli anni ’70 ai 10mila che abbiamo avuto nell’ultimo decennio fino a stimare i 40mila che subiremo dopo il 2030. Le riserve conosciute di petrolio e gas hanno un orizzonte di esaurimento nel 2070 per cui l’approvvigionamento di combustibili fossili non è garantito a tutti gli abitanti del pianeta dal 2035 in avanti.

Il Sole è il più grande reattore a fusione nucleare che abbiamo già a disposizione e che ci fornisce ogni giorno 15mila volte l’energia che consumiamo e che durerà 4 miliardi di anni. Abbiamo sviluppato tutte le tecnologie per trasformare l’energia solare in energia utile: la transizione verso Città Solari alimentate 100% a energia rinnovabile è possibile e costituisce una grande opportunità.

Se l’energia fossile è concentrata in pochi giacimenti che solo grosse compagnie possono estrarre e sfruttare e non è garantita per il futuro, l’energia rinnovabile e un energia diffusa, affidabile perché garantita dalla fonte primaria cioè il Sole che è disponibile a tutti. In qualunque luogo possiamo utilizzare queste risorse diffuse e produrre energia al contrario dell’energia fossile concentrata nelle mani di pochi: si può passare dall’oligarchia alla democrazia energetica.

Oggi l’energia fossile relega la popolazione e le attività produttive al ruolo di meri consumatori mentre l’energia rinnovabile diffusa trasforma:

  1. il consumatore in prosumer cioè produttore e consumatore dell’energia autoprodotta.

  2. la collettività in una comunità energetica in cui prosumer e consumer autoconsumano collettivamente come avviene da sempre.

La legge fisica su cui la legge amministrativa non può intervenire dice che, sotto una cabina secondaria di bassa tensione tutta l’energia che viene immessa in rete dagli impianti fotovoltaici è da sempre condivisa nei contatori: abbiamo da sempre consumato energia dal vicinato.

Per questa ragione la rete elettrica si comporta da sempre come una grande e unica comunità energetica.

Tale fenomeno riguarda il 99,7% di tutti gli utenti della rete elettrica, cioè oltre 36 milioni di utenti (collegato in bassa tensione) che potrebbero provvedere al 70% del fabbisogno energetico nazionale.

Questo significa che sviluppando la rete di impianti fotovoltaici famigliari, creeremo una unica grande rete di autoconsumo collettivo. 

Unisciti a noi ed entra a far parte della rivoluzione energetica!

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